Le aziende che hanno svolto attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e processi nell’esercizio 2022 beneficiano di un credito d’imposta sulle spese sostenute per questi progetti.
Beneficiari
L’agevolazione è destinata a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica.
Attività agevolate
Sono ammissibili le attività di ricerca, sviluppo e innovazione che presentano le seguenti caratteristiche: novità (rispetto al mercato di riferimento), creatività, incertezza del risultato (difficoltà tecnico-scientifiche da superare), sistematicità, riproducibilità.
Per verificare se la vostra attività è ammissibile al credito d’imposta clicca qui.
Costi ammissibili
I costi ammissibili sono relativi a:
- spese per il personale tecnico impiegato nelle attività di R&S (inclusi gli amministratori);
- spese relative a contratti di ricerca (consulenze) stipulati con altre imprese, con università, enti di ricerca ed organismi equiparati;
- quote di ammortamento di strumenti e attrezzature in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 €;
- spese relative a brevetti per invenzioni industriali;
- spese per materiali per prototipi e impianti pilota.
Misura dell'agevolazione
Il credito d’imposta viene riconosciuto sulla base di aliquote differenziate a seconda della tipologia di innovazione:
- Ricerca industriale e sviluppo sperimentale: aliquota 20%, con soglia a 4 milioni di euro;
- Innovazione tecnologica: aliquota 10%, con soglia a 2 milioni di euro;
- Innovazione green o digitale: aliquota al 15%, con soglia a 2 milioni di euro;
- Design e ideazione estetica (include le quote di ammortamento dei software): aliquota al 10%, con soglia a 2 milioni di euro.
Non vi è un limite minimo di spesa per accedere al contributo.
Procedura
Per accedere al credito d’imposta è necessario rendicontare le spese dell’esercizio di interesse; tali attività richiedono l’uso di procedure e competenze specifiche e risulta opportuno affidarle a un professionista esperto.
I costi rendicontati dovranno essere certificati da un soggetto preposto, un revisore dei conti o una società di revisione; i costi relativi a tale attività sono rendicontabili nel limite di 5.000 euro. Il credito d’imposta viene indicato nella dichiarazione dei redditi e si utilizza in compensazione.
I tecnici di ThinkEnergy hanno un’esperienza di oltre 15 anni nella rendicontazione dei progetti di ricerca; non esitare a contattarci per valutare se la tua azienda può ottenere il credito d’imposta!
Ultimo aggiornamento 06/02/2023