Le aziende che svolgono attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e processi nel corso dell’esercizio 2020 beneficiano di un credito d’imposta compreso tra il 6 e il 12% delle spese sostenute per tali attività.
BENEFICIARI
L’agevolazione è destinata a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore.
ATTIVITA’ AGEVOLATE
Sono ammissibili le attività di ricerca di base, ricerca industriale, sviluppo precompetitivo, innovazione, progettazione, design, ideazione estetica, prototipazione e collaudo di prodotti, processi e servizi.
COSTI AMMISSIBILI
I costi ammissibili sono relativi a:
- spese per il personale tecnico impiegato nelle attività di R&S (inclusi gli amministratori);
- spese relative a consulenze e a contratti di ricerca (se sostenute verso università e istituti di ricerca l’agevolazione viene maggiorata del 50%);
- quote di ammortamento di strumenti e attrezzature in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo;
- quote di ammortamento per l’acquisto di brevetti per invenzioni industriali;
spese per materiali per prototipi e impianti pilota.
MISURA DELL’AGEVOLAZIONE
Il credito d’imposta è pari al 12% delle spese per attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. Scende al 6% per le attività di innovazione tecnologica, finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati, design e ideazione estetica (anche nella moda). Se l’innovazione è destinata alla transizione ecologica o all’innovazione digitale 4.0 il credito d’imposta è pari al 10% dei costi.
PROCEDURE OPERATIVE
Per accedere al credito d’imposta è necessario individuare le attività condotte e i relativi costi, produrre dello specifico materiale a supporto ed effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico. I costi rendicontati dovranno essere certificati da un revisore dei conti o una società di revisione; i costi relativi a tale attività sono rendicontabili nel limite di 5.000 euro. Il credito d’imposta viene indicato nella dichiarazione dei redditi e si utilizza in compensazione in tre rate annuali di pari importo.