Approvata il 30 dicembre 2020, con entrata in vigore al 1° gennaio 2021, la Legge di Bilancio 2021 prevede modifiche degli incentivi rivolti alle imprese, già in vigore negli anni precedenti, e nuovi benefici fiscali per gli anni 2021-2023, con l’obiettivo dichiarato di supportare le imprese nello sforzo per uscire dall’emergenza COVID-19, di valorizzare il “Made in Italy” e di dare uno stimolo positivo all’intera economica italiana.
Prima analisi degli incentivi alle imprese della legge di Bilancio 2021
La legge di Bilancio 2021 introduce alcune novità, ma soprattutto rifinanzia e proroga varie misure già previste per le imprese negli anni scorsi, anche con alcune modifiche. Inoltre, esprime una attenzione particolare verso tre settori gravemente colpiti dall’emergenza COVID-19, quali le imprese del comparto turistico, quelle agricole e della pesca, e quelle agroalimentari.
Legge di Bilancio 2021: novità
Le novità della Legge di Bilancio 2021 riguardano:
- Nuovo Piano Nazionale “Transizione 4.0”
- Altri incentivi per la Ricerca e Sviluppo per il Sud
- Fondi Green New Deal
In dettaglio:
1. Nuovo Piano Nazionale “Transizione 4.0”
Con una dotazione di circa 24 miliardi di euro, per il periodo novembre 2020 – giugno 2023, il Piano “Transizione 4.0” prevede incrementi delle intensità d’aiuto e dei massimali di spesa nei 3 punti chiave:
- Credito d’imposta beni strumentali
- Credito d’imposta per Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design
- Bonus Formazione 4.0
a) Credito d’imposta beni strumentali
Il Credito d’imposta Beni Strumentali può essere usato in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno di entrata in funzione/interconnessione dei beni (periodo ridotto a 1 solo anno per le imprese con ricavi inferiori a 5 milioni di euro).
Le modifiche della legge di Bilancio 2021 riguardano:
- Proroga al 2022 del “Bonus beni strumentali” (l’ex “super/iperammortamento”)
- Nuove aliquote maggiorate e soglie di spesa massima più alte dal 16/11/2020 al 31/12/2021 (le aliquote torneranno ai valori del 2020 a partire dal 2022)
Le nuove aliquote sono:
Beni materiali 4.0:
- Per spesa inferiore a 2.5 milioni di euro: aliquota passa dal 40% al 50% per tutto il 2021
- Per spesa compresa tra 2.5 e 10 milioni di euro: aliquota passa dal 20% al 30%
- È prevista una nuova soglia di spesa compresa tra 10 e 20 milioni di euro, con aliquota al 10% (rimarrà anche nel 2022)
Beni ordinari – materiali e immateriali (era al 6% nel precedente Piano):
- Per tutti i beni strumentali materiali (ex “super-ammortamento”): aliquota al 10%
- Per investimenti effettuati nel solo 2021 relativi alla implementazione del lavoro agile (“smart working”): aliquota del 15%
Prevista inoltre l’estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021.
Tutte le aliquote torneranno al 6% nel 2022.
Beni immateriali “4.0” (era al 15% nel precedente Piano):
- Per spese fino a 1 milione di euro: aliquota al 20%
Complessivamente, si tratta di aliquote notevolmente maggiorate, soprattutto per le spese tipicamente affrontabili dalle piccole e medie imprese.
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b) Credito d’imposta per Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design
Il Credito d’imposta R&S è prorogato al 31 dicembre 2022, con queste nuove aliquote e nuovi massimali:
- Ricerca industriale e sviluppo sperimentale fino a 4 milioni di euro: aliquota al 20% (prima era il 12%, con soglia a 3 milioni di euro)
- Innovazione tecnologica fino a 2 milioni di euro: aliquota al 10% (prima era il 6%, con soglia a 1.5 milioni di euro)
- Innovazione green o digitale fino a 2 milioni di euro: aliquota al 15% (prima era il 10%, con soglia a 1.5 milioni di euro)
- Design e ideazione estetica (sono ora ammesse anche le quote di ammortamento dei software )con massimale di 2 milioni di euro: aliquota al 10% (prima era il 6%, con soglia a 1.5 milioni di euro)
L’aumento del tetto massimo di spesa è un fattore ulteriore per consigliare tale credito di imposta anche alle PMI.
Due novità importanti: tra le attività di design e ideazione estetica sono ora ammissibili le quote di ammortamento dei software ed è necessario predisporre una Relazione Tecnica Asseverata che illustri il progetto, le finalità e i risultati delle attività.
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c) Bonus Formazione 4.0
Il Credito di imposta per la formazione 4.0 è prorogato al 31 dicembre 2022, ora con più tipologie di spesa ammesse per la formazione di dipendenti e imprenditori:
- Spese di personale – relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- Costi di esercizio – relativi a formatori e partecipanti alla formazione, se connessi al progetto di formazione (comprese spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione);
- Costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
- Spese generali indirette (cioè spese amministrative, locazione, spese generali) – per le sole ore effettive di formazione.
2. Nuovi incentivi per la Ricerca e Sviluppo
Oltre al Credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo, Innovazione, Design previsto nel nuovo Piano Nazionale “Transizione 4.0”, la legge di Bilancio 2021 ha prorogato fino al 2023 il Credito di imposta per gli investimenti in R&S nel Sud Italia.
Tale incentivo prevede un’aliquota fissa pari al 50% delle spese per attività di ricerca e sviluppo, sostenute dalle imprese localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
3. Fondi Green New Deal
Introdotto dal disegno di Legge di Bilancio 2020 in linea con il programma europeo “New Green Deal” , si tratta di fondi che devono sostenere la transizione delle imprese e dell’economia tutta verso un modello di crescita sostenibile. Si tratta quindi di attività molto diverse tra loro, che coniugano produttività e competitività con il contrasto ai cambiamenti climatici, la tutela della biodiversità, la riconversione energetica, la rigenerazione urbana e l’utilizzo di fonti rinnovabili.
In questa legge di bilancio 2021, sono stati previsti fondi specifici per la mobilitazione di investimenti in ambito di sostenibilità ambientale, per gli anni 2020,2021,2022 e 2023.
Legge di Bilancio 2021: rifinanziamenti, proroghe, modifiche
Oltre a quanto visto sopra, e al Fondo a sostegno delle attività produttive maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 (“ristori”) con 3.8 miliardi di euro, la Legge di Bilancio 2021 ha inoltre rifinanziato, prorogato e/o modificato parzialmente:
- Credito d’imposta “per gli investimenti nel Mezzogiorno” – proroga a tutto il 2021
- Rifinanziamento della “Nuova Sabatini” – 370 milioni di euro per il 2021
- Rifinanziamento dei “Contratti di sviluppo” per la realizzazione di grandi investimenti produttivi e per l’attuazione delle politiche industriali nazionali – per tutto il 2021
- Credito d’imposta Pubblicità – prorogato fino a tutto il 2022, con un sostegno pari al 50% per investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e servizi digitali
- Interventi per le Aree di crisi industriale (anche complesse) per la riconversione e la riqualificazione produttiva – previsti 150 milioni € per il 2021, 110 milioni € per il 2022 e 30 milioni € per ciascun anno dal 2023 al 2026
- Fondo Promozione Integrata (FPI, gestito da Simest) – Rifinanziamento di 1085 milioni di euro per il 2021 e 140 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2022-2023. Lo sportello, chiuso a ottobre 2020 per esaurimento fondi, potrà quindi tornare a supportare l’internazionalizzazione delle imprese con nuovi finanziamenti a tasso agevolato
- Fondo a sostegno dell’impresa femminile – 20 milioni di euro all’anno per gli anni 2021 e 2022, sotto forma di contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero e finanziamenti agevolati
- Fondo per le imprese creative – 20 milioni di euro all’anno per gli anni 2021 e 2022, sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
L’importanza del rifinanziamento della “Nuova Sabatini”
La “Nuova Sabatini” incentiva l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature nuove di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e anche software) attraverso un contributo in conto impianti. L’erogazione del contributo in un’unica soluzione a favore di tutte le PMI beneficiarie, che attualmente è solo per investimenti fino a 200 mila €, sarà ulteriormente esteso.
La “Nuova Sabatini” è una misura molto apprezzata dalle PMI italiane, ed è ora uno strumento strategico per la crescita produttiva e la competitività globale.
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Legge di Bilancio 2021: un a attenzione particolare alle imprese del settore Turismo:
Il comparto turistico ha due interventi specifici nella legge di Bilancio 2021:
• Contratti di sviluppo settore turistico
• Moratoria sui prestiti – Estensione fino al 31 marzo 2021 per i mutui delle imprese del comparto turistico.
I nuovi “Contratti di sviluppo per il settore turistico” riguardano programmi di sviluppo di attività turistiche nelle aree interne o che prevedono il recupero di immobili in disuso.
La legge di Bilancio 2021 ha inoltre esteso fino al 31 marzo 2021 la moratoria sui i mutui delle imprese del comparto turistico.
Legge di Bilancio 2021: Importanti incentivi anche per le imprese agricole e agroalimentari
La legge di Bilancio 2021 propone anche due importanti incentivi per il settore Primario:
- Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi dell’agricoltura e della pesca
- Programmi di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
La legge di Bilancio 2021 istituisce il “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi dell’agricoltura e della pesca” (compresa l’acquacoltura), rivolto a interventi di ristoro per i comparti più colpiti dalla crisi. Questo Fondo avrà una dotazione finanziaria per l’anno 2021 pari a 150 milioni di euro.
La legge di Bilancio 2021 prevede inoltre l’ampliamento dei tipi di investimento dei programmi di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, che comprendono ora le spese per la creazione, ristrutturazione e ampliamento di strutture ricettive e di accoglienza. Il limite di investimento è di 7.5 milioni di euro.
Proroghe di garanzie per la liquidità
Infine, la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato una serie di garanzie per aiutare le imprese in crisi di liquidità:
- Fondo Centrale di Garanzia per le PMI – Potenziamento del Fondo con estensione fino al 31 dicembre 2020 e rifinanziamento per gli anni 2023, 2024, 2025.
- Garanzie sui prestiti (“Garanzia Italia”) – Proroga fino al 30 giugno 2021.
Oltre alla già citata Moratoria sui prestiti delle imprese turistiche
Legge di Bilancio 2021: conclusioni dal punto di vista delle imprese
La legge di Bilancio 2021 ha sostanzialmente riproposto, rafforzandoli, gli strumenti per le imprese già previsti. Si tratta cioè di modifiche degli incentivi, e proroga con rifinanziamento dei benefici fiscali per gli anni 2021-2023, con l’intento dichiarato non solo di sostenere le imprese in crisi per l’emergenza COVID-19, ma anche di valorizzare il “Made in Italy”, in particolare verso l’estero, e stimolare la crescita economica italiana, e che in molti casi necessitano del supporto di consulenti esperti per accedervi. ThinkEnergy si propone come partner affidabile per individuare e fare ottenere, nella maniera più professionale e immediata, le opportunità migliori alla tua azienda.